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Paradise-city1

La storia che mi appresto a raccontarvi altro non è che il resoconto di un viaggio. Il viaggio di due ragazzi statunitensi svoltosi durante lo “Spring Break”, ossia la pausa di vacanza, che gli studenti statunitensi hanno nella prima metà di Marzo. Questo è quanto fu trovato scritto sul diario di viaggio di uno dei due ragazzi, ritrovato alcuni mesi dopo.

1992/03/03 – È arrivato, finalmente! Cazzo, era ora! Penso proprio che io e Joel ce ne andremo in Florida durante questa pausa di primavera (Spring Break). Dopotutto dall’Agnes Scott College, in Georgia, Miami non dista così tanto. Dopo sei mesi di esami e studio un po' di sesso, droga ed alcol, dopotutto, non guastano. Quindi, recuperati i nostri quattro stracci, io e “Joy Joy” Miller, sulla sua scassatissima Ford Cortina del 72, ci apprestiamo a partire, direzione Florida!

1992/03/04 – Mio Dio, che viaggio... Dentro questo cesso di auto non si respirava. Il finestrino lato passeggero non funzionava e nel 1972 probabilmente il concetto di aria condizionata era qualcosa di molto simile ad una ventola che aspirasse l’aria direttamente dal vano motore. Non aggiungo altro, vi lascio immaginare il resto. Ci siamo fermati una sola volta per pisciare e comprare qualcosa da bere, secondo Joey “Paul Newman” Miller se ti fermi troppe volte ti perdi l’epicità del viaggio. Sarà, ma io non mi sento più il culo e lui, anche se non lo ammetterebbe mai, probabilmente lo stesso. Comunque siamo arrivati in Florida! Sì, siamo ancora nell’entroterra e l’oceano non si vede neanche in cartolina, ma che cazzo, siamo in Florida! Durante il viaggio io e Joey abbiamo trovato il più cazzuto posto degli Stati Uniti d’America! Ma che dico degli U.S.A, del mondo intero! Una cittadina nei pressi di Cedar Key dal nome, tenetevi forte, Paradise City! Ma la cosa più fenomenale era il cartello d’ingresso alla cittadina: "Benvenuti a Paradise City, dove l’erba è verde e le ragazze sono carine!", non potevamo non fermarci. Penso proprio che trascorreremo qualche giorno qui, ci sarà pure uno straccio di motel, no?.

1992/03/05 – Signori e signore questo è davvero il paradiso! Sì, certo, qui non c’è il mare ma chissenefrega! Qui ogni casa ha una piscina, ed una DeSoto cabrio parcheggiata sul vialetto! Sembra tutto uscito direttamente da Willy fottuto principe di Bel-Air!! E le ragazze sono davvero carine, parecchio carine! Non c’è stato bisogno di pernottare in nessun motel, qui, fino a prova contraria, non esistono motel. Abbiamo subito conosciuto due pupe: Trisha Moore e Vicky “sweet” Evans, che sembrano abitare da sole in una villa sull’unico viale della cittadina. Ci hanno subito portato a fare un giro, a conoscere gente. I loro amici questa sera, Phill, Jack, White, Patricia e Raùl (con l’accento sulla ù, mi raccomando altrimenti si offende, è un tipo Ispanico fiero delle proprie origini) hanno organizzato un barbecue a casa di White e ci hanno invitato. Questo è il paradiso, sia io che “JoJo” non vogliamo più andarcene.

P.S.

poco fa Joel, mentre io ero a fare la doccia, ha letto il diario e si è alquanto 
infastidito dei soprannomi che gli ho affibbiato -” mi fai sembrare un cazzo di 
Yankee stronzo, con tutti questi soprannomi da Texano monta vacche” – ha detto. 
Ma a me non sembra affatto un Texano monta vacche, mi sembra piuttosto Peter 
Fonda in Easy Rider con quel chiodo addosso.

P.S. del P.S. ha riletto e mi ha cortesemente invitato ad andare a farmi fottere. Vostro onore questo è un affronto!

1992/03/06 – Questa mattina mi sono svegliato nel letto di Sweet. Lei non c’era ma, da com’era combinato il letto, sicuramente la notte scorsa ho scatenato l’implacabile passione di Mike Bennett (il nome del ragazzo proprietario del diario, a quanto pare) ahahahahahah! Neanche Joy “the biker” Miller c’era. Ho guardato per tutta la casa, persino fuori in giardino, pensando fosse andato a smaltire la sbornia colossale di ieri sera in piscina, ma nulla. Boh, strano. Poco male, sicuramente sarà rimasto con Trish a casa del loro amico. Ieri sera si è bevuto molto, ed anche Joy non disdegna la compagnia di una donna, in modo diverso da me, ma anche a lui non dispiace.

– Nota –

Da qui in poi i resoconti diventano via via più frenetici fino ad interrompersi bruscamente. Sparisce la nota riguardante la data, ciò lascia supporre che ciò che segue sia accaduto durante la medesima giornata del 6 Marzo del 1993.

– Termine nota –

– Qui inizia a non quadrare qualcosa. Sono le 16.35 del pomeriggio ed ancora non sono riuscito ad incontrare Joel. Circa due ore fa Trisha è tornata a casa confermandomi di aver trascorso la notte con Joy, ma di averlo "perso" appena dopo aver finito di fare sesso. Come cazzo si può perdere una persona? Sopratutto come cazzo si può perdere Joel Miller. Joy è probabilmente una delle persone più “imperdibili” che io conosca, Pesa 94 kg ed è alto più di 6 piedi (più di 1,82) ! E’ il cazzo di quarterback dell’Agnes, come si può perdere un giocatore di Football americano?! Ho insistito e Trisha, voltandosi verso Vicky, ha iniziato a ridacchiare, dicendomi di non preoccuparmi, che prima o poi l’avremmo ritrovato. «Probabilmente è con i ragazzi, a vantarsi di 'sta notte, sai come siete voi ragazzi! Si staranno sicuramente divertendo.» Beh, che dire, è del tutto plausibile come storia, effettivamente qualunque ragazzo si vanterebbe di essersi scopato una ragazza come Trish solo due giorni dopo averla conosciuta. Se non fosse per un piccolo e trascurabile particolare. Joel è omosessuale . Questa storia non mi piace. Bisogna andare via.

– La temperatura è scesa vertiginosamente. Ci saranno almeno 12°F (espressa in gradi Fahrenheit corrispondente a – 11° Celsius), fa un freddo atroce, com’è possibile? Siamo in Florida, cazzo! non riesco a trovare Joel. Anche Vicky e Trisha sono sparite. Sono uscito a cercarli prima, non potevo rimanere in casa, una cosa mi aveva colpito appena arrivati in città, non riuscivo a ricordare cosa. Qui non ci sono adulti. È sbagliato, non può essere. Voglio andare via.

– È quasi sera. Sono rimasto solo. Joel è morto. Era scritto su di un cartello pubblicitario. Dev’essere per forza vero, a Paradise City non esistono bugie. La sua testa mozzata è stata fotografata ed i manifesti tappezzano ogni luogo della città.

– Joel mi ha parlato. Parlava con la mia voce, ma era lui. Mi ha detto che sta bene e che Paradise City è la città perfetta, non c’è nulla che non vada qui! Riesce a vederlo anche lui!!

– Sono riuscito a ritrovare Vicky, la mia dolce Vicky. Abbiamo, di nuovo, fatto l’amore. È successo qualcosa, come una magia! Vuole che io resti, e credo proprio che l’accontenterò.

– È tornato il sole! Domattina Vicky mi farà conoscere tutti gli abitanti di Paradise City! Vi rendete conto?! Che ragazza fenomenale! Lei qui conosce tutti, certo non sono molti ma è fiduciosa nel fatto che, sicuramente, con il passare degli anni aumenteranno!

– Vieni giù a Paradise City dove l’erba è verde e le ragazze sono carine! Vieni a casa!

Qui il diario termina.

– Nota –

Dopo alcuni controlli incrociati con gli stati federali di Georgia, Alabama, South Carolina, Mississipi e Tennessee viene ricostruito quanto segue.

Appuriamo con assoluta certezza che nello stato della Florida, la cui capitale politica Tallahassee capoluogo della Contea di Leon, non vi è mai stata una cittadina recante il nome di “Paradise City” tanto meno nei pressi del comune di Cedar Key. L’unico complesso recante il nome “Paradise” presente negli Stati Uniti d’America si trova a Las Vegas, Nevada.

La Ford Cortina rossa targata ”GEORGIA 7806 TC DOUGLAS 98“, ritrovata nei 
pressi di Live Oak ,Florida, è risultata appartenere allo studente di nome Joel 
Alexander Miller nato a Douglas, Georgia, il 1975/06/04. Di cui, di seguito 
annotiamo la data di scomparsa. La denuncia venne registrata in quello di Douglas,
Georgia, il 1992/03/12. Medesima data corrisponde alla denuncia effettuata in 
quel di Atlanta, Georgia, dalla famiglia dello studente, anch’esso scomparso, 
Michael Zachary Bennett nato ad Atlanta, Georgia, il 1975/05/07 al cui, 
ipotizziamo, possa essere appartenuto il documento rinvenuto il 1994/11/25.

Di seguito riteniamo, a ragione, di poter ipotizzare un collegamento tra i nomi citati nel diario del sig. Michael Zachary Bennet con i nomi appartenenti ad altrettante denunce di scomparsa registrate in quel delle repubbliche federali degli Stati Uniti d’America di Alabama, South Carolina, Mississipi e Tennessee :

– Trisha Moore, nata a Huntsville, Alabama, li 1966/01/11. Scomparsa li 1983/03/17 . – Victoria Evans, nata a Goose Creek, South Carolina, li 1966/09/01. Scomparsa li 1983/03/22 . – Philip Andrew Baker, nato a Columbus, Georgia, li 1955/08/02. Scomparso il 1971/02/15 . – Jack Dylan Baker, nato a Columbus, Georgia, li 1954/01/17. Scomparso il 1971/02/15 . – Cristopher White Myers, nato a Gulfport, Mississipi, li 1947/12/25. Scomparso il 1964/03/27 . – Patricia Elizabeth Sullivan, nata a Nashville, Tennessee, li 1958/04/12. Scomparsa il 1975/02/11 . – Raùl Morales, nato a Chattanooga, Tennessee, li 1960/01/01. Scomparso il 1976/03/08 .

Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America, indagine n° 0001845738

Quantico, Virginia.
Federal Bureau of Investigation, J. Edgar Hoover Building,
935 Pennsylvania Avenue NW – Washington, D.C .


Fonte: creepyitalia.altervista.org

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