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Ombra con la sua tipica maschera

Ombra è una entità incorporea, secondo alcuni una creatura primordiale, composta, per l'appunto, dalle ombre dei defunti. I suoi nomi secondari sono: Presenza Notturna, Spettro Ridanciano o Smiling Death. Sono in molti inoltre a identificarlo con l'Uomo Nero.

Non va confusa con un fantasma perché non è l'anima di un morto, ma la sua ombra, che conserva il lato cupo di ogni singolo essere umano

Aspetto[]

Essendo un'ombra non possiede una forma fisica solida, si dice però che abbia i contorni di un essere umano. Inoltre da alcune testimonianze emerge che talvolta, quando la creatura si manifesta per uccidere, indossi un mantello nero logoro, con un cappuccio, il viso coperto da una maschera ripugnante e che dalle maniche della veste fuoriescano tre lunghi coltelli per braccio.

Pare però che Ombra non possieda una sola maschera, ma più, tutte che ricordano un teschio sorridente. La più comune è divisa in due parti: una parte bianca, con un sorriso sproporzionato che rivela una lunga fila di denti e una cicatrice che traversa il foro dell'occhio; ed una parte nera, formata da metà teschio ed al posto del sorriso un urlo di rabbia e fame.

Poteri[]

Questa creatura è in grado di assumere forma visibile solo nelle zone d'ombra (es: dentro a una stanza buia, all'ombra di un albero...) ed è capace di spostarsi velocemente da ombra ad ombra tramite il contatto di due di queste ultime (es: due ombre umane che si sovrappongono...). Può raggiungere inoltre le dimensioni che desidera. Il processo di raggiungimento di forma visibile richiede del tempo, durante il quale le possibili vittime possono fuggire e scampare ad una morte orribile.

Durante il dì, Ombra ha la capacità di manipolare gli oggetti, o gli esseri viventi diventandone l'ombra. Questo però non permette alla presenza di far lo stesso la notte, non essendoci più infatti le ombre delle persone o delle cose. Al contrario, quando cala il sole, Ombra può spostarsi istantaneamente ovunque voglia, essendo tutto coperto dalle tenebre. Si dice anche che sia in grado di catturare una persona dal suo interno e trasportala dove vuole lui. Questo avviene solamente durante il sonno delle vittime, le quali immobili permettono all'entità di rigenerarsi dentro di loro.

Una volta che un uomo muore la sua ombra viene assorbita dal mostro.

Testimonianza[]

Seguono diversi estratti dal diario personale di Julius, ragazzo sedicenne, deceduto il 15 Marzo 2013:

"25/11/2012 

Ieri notte mi trovavo in camera mia da solo... di solito dormo in stanza con mio fratello ma quella notte lui non c'era. Mentre cercavo di prendere sonno sono stato assalito da pensieri orribili, scene di morte e follie, tra le più ripugnanti che potessero esserci negli angoli più bui della mia mente. Ho acceso la luce per prendere un attimo di sollievo e tentare di allontanare quei pensieri orribili.

Avevo la gola secca e perciò dovevo andare in cucina a bere, ma dopo aver visto le mie paure non volevo... temevo di ritrovarmi davanti chissacché, creature orribili strisciare nell'oscurità e manifestarsi alle mie spalle. Poi però ho preso fiato e continuando a ripetere che cose così non potevano esistere sono andato deciso verso la cucina. Non mi sono voltato nè verso il bagno, nè verso il soggiorno... avevo paura di scorgere qualcosa. Arrivato in cucina e accesa la luce mi sono riempito il bicchiere. Mentre bevevo fissavo la porta che dava sul corridoio, come fossi di guardia. Non accadde nulla... 

A quel punto però dovevo ritornare in camera. Impaurito, ho fatto una corsa pazzesca, senza voltarmi e chiudendomi le porte dietro. Mi sono infilato subito sotto le coperte e dopo aver dato un occhiata per la stanza ho spento la luce. Pensavo a tutto ciò di bello che poteva passarmi per la testa. Mi stavo per addormentare.

Ad un tratto ho avvertito un rumore, come un respiro ma più profondo. Immediatamente ho acceso la luce e dato un occhiata in giro, ma... niente. Pensando che fosse solo mia suggestione mi son rimesso sotto le coperte. E non sentendo più nulla di insolito mi sono addormentato.

Ad un tratto però, nel cuore della notte, mi sono risvegliato... non per motivi particolari, però decisi di approfittarne per andare al bagno. Accesi la luce...

Una figura nera, semitrasparente, sporgeva dal pavimento, di fianco ad una sedia, e mi fissava. Rimasi fermo, non sapevo che fare... ero terrorizzato e volevo gridare ma avevo paura che a qualsiasi azione avventata sarebbe seguita morte certa.  Ad un tratto però la figurà si mosse, si diresse verso la porta.

Ma non se ne era andata, no. Vedevo la sua maschera che mi osservava dal corridoio. Seguì un sibilio di voci, tante voci, che parlavano qualche lingua antica, sconosciuta. Le sentivo nella mia testa. Io stavo sempre fermo, sotto le coperte, in attesa che tutto finisse. Dopo interminabili minuti, quei sussurri andavano affievolendosi. La presenza scomparve nell'oscurità del corridoio.

Silenzio. Nessuna voce nell'aria. Mi alzai, lentamente, e andai alla porta. L'ho chiusa a chiave. Tornai a letto. Ero troppo agitato  per riuscire ad addormentarmi subito. Così passarono i minuti, e alla fine il sonno mi prese. Mi risvegliai diverse volte e mi addormentai altrettante."


"26/11/2012

Stanotte il sonno è stato piuttosto agitato, infatti mi sono svegliato altre volte. Tutto era normale però: cominciavo a credere che quell'ombra fosse solo un incubo, un brutto sogno, che non fosse reale. Ad un certo punto però mi sono infastidito per il freddo. Sentivo una corrente d'aria nella stanza. Ho riacceso la luce...

La porta era aperta... la chiave a terra. Ma nessuno nella stanza. Mi sono alzato di scatto e ho chiuso la porta in fretta e furia, due mandate, la chiave la misi sotto al mio cuscino. Lasciai la luce accesa stavolta. Dopo un po' però, risentii quelle voci. Stavolta non andavano affievolendosi, ma diventavano sempre più forti. Aprii gli occhi sconvolto.

Era davanti a me. Ho urlato... 

Sono svenuto, credo. L'ultima cosa che ho visto prima di perdere i sensi fu il suo sorriso e una voce dalle diverse tonalità che sussurrava: questo sangue pagherà sei anime. Quando ho riaperto gli occhi mi trovavo in soggiorno sul divano, i miei erano lì, era mattina. Mia madre spaventata mi ha chiesto cosa fosse successo. Io non sapevo che risponderle, perciò ho mentito dicendo di aver avuto un incubo."


"29/11/2012

Credevo sarebbe tornata a cercarmi, che mi avrebbe ucciso... nulla di tutto ciò. In compenso il giorno dopo l'apparizione non ho chiuso occhio. Ieri non è andata meglio. Solo oggi sono riuscito ad addormentarmi... ma se fosse solo la mia immaginazione che mi ha giocato un brutto scherzo? Vi terrò aggiornati se accade qualcos'altro.


"04/02/2013

Sono passati mesi e della creatura nessuna traccia. Forse la sera in cui lo vidi avevo esagerato con gli alcolici."


"10/02/2013

Oggi mio zio se n'è andato... molti pensano al suicidio perché in questo periodo prendeva molte pillole anti-depressive [...]

Siamo andati con la mia famiglia a casa sua, c'erano i miei nonni e la moglie del morto, mia zia, i cugini. 

In seguito ho chiesto di poter utilizzare il bagno, e mi venne indicato in fondo ad un corridoio davvero lungo. L'ho attraversato tranquillamente, sono entrato in bagno e uscito mi son diretto subito verso gli altri. Ma mentre ripercorrevo il corridoio ho notato una radiografia su un comodino. Era di mio zio, sulla cassa toracica vi erano tre ferite profonde. Suicidio? Omicidio? Ma chi avrebbe voluto uccidere mio zio?

Mi accorsi però che si era fatto buio dietro di me perché la porta del bagno era stata chiusa. Come mi sono voltato, l'ho visto...

Ombra nera, che mi fissava da dietro una porta e tre lunghi coltelli sporchi di sangue che sostituivano la sua mano sinistra. Ho sentito un sussurro nella mia testa, diceva: altre cinque anime di questo sangue. Mi sono precipitato in soggiorno. Venni pure sgridato per l'irriverenza. I miei due nonni paterni, mio padre, mio fratello ed io siamo gli unici con gli stessi legami di sangue ancora in vita. Sei anime, e ne mancano cinque. Ho paura, tremendamente."


"23/02/2013

Oggi è sabato, e saremmo dovuti andare a visitare i miei nonni, ma il nonno ci ha lasciati stanotte, è morto. Non ho voglia di parlare di questa cosa. Lo so perché è morto. La cosa mi spaventa.

La nonna non ce la fa più, è in ospedale... non solo per la morte del nonno, ma anche perché dopo la lastra ha notato dalla radiografia, sulla schiena del nonno, tre ferite interne, perfettamente cicatrizzate, come quelle di zio.

Non riesco a dormire..."


"24/02/2013

Domenica. La nonna se n'è andata durante la notte. I medici per rassicurare me e mio fratello ci hanno detto che è morta per il duro colpo datogli dalla morte improvvisa del nonno. E come prevedevo, l'infermiera ha dato a mio padre una radiografia di nascosto. Ma io so cosa vi è in quell'immagine e non lo andrò a vedere. Voglio illudermi che se ne sia andata dolcemente, durante la notte.

Ho provato a parlare ai miei di quella creatura. Mi hanno detto che cose così non possono esistere. La mamma non vuole nemmeno che pensi a queste cose. Però nei loro occhi leggevo la paura...'"


"02/03/2013

Mi ero preparato al peggio la scorsa settimana, ma sembra che quell'ombra non abbia intenzione di colpire tanto presto. I miei hanno deciso di lasciare la città e trasferirsi in centro. Non potevo che tirare un respiro di sollievo. Magari, ora che ce ne siamo andati da qui, quell'ombra non verrà più a cercarci. E infatti nessuna ombra si è presentata nella nuova casa questi giorni. Forse se n'è davvero andata. L'unica cosa che mi inquieta è che mio padre è uscito per lavorare stamattina e sarebbe dovuto ritornare a casa per cena.

Voglio convincermi che abbia trovato traffico...'"


"03/03/2013

La polizia ha trovato l'auto di mio padre vicino ad un campo di grano, appena fuori la statale. Il suo corpo era... insomma, aveva tre paletti di ferro... conficcati nel petto. La mamma è disperata. Mio fratello non apre più bocca. Tutti in famiglia sono disperati... prima lo zio, poi i nonni e adesso mio padre. Quel mostro sta svolgendo il suo lavoro perfettamente... non so dove scappare.

Ho parlato di nuovo di quella creatura a mia madre. Mi ha urlato contro. Non voleva che nominassi quel mostro."


"13/03/2013

Sono le 3. Circa una ventina di minuti fa ho sentito un urlo: era mia madre. Ho acceso la luce e ho notato che mio fratello non era in camera. Sono corso in soggiorno ma non c'era nessuno. Poi ho notato una luce in giardino: mi sono precipitato fuori.

La scena, tralasciando i dettagli, i quali la renderebbero troppo raccapricciante per essere raccontata, era questa: mia madre in terra che piangeva disperata sul corpo senza vita e senza più sangue, il quale era sparso per terra, di mio fratello. Era stato impalato su tre lunghi bastoni di ferro... L'ambulanza è arrivata dopo pochi minuti, seguita dalla polizia... mia madre è andata con i paramedici in ospedale. Io sono rimasto solo. Entro pochi minuti sarebbe dovuta arrivare mia zia. Ma prima che arrivasse ho visto scomparire nell'alta siepe una figura sfuocata. Sulla faccia aveva una maschera sorridente...

Sentii nella mia testa diverse voci. Dicevano: il lavoro è quasi giunto al termine..."


"14/03/2013

Pensavo sarebbe venuta stanotte, invece nulla... Mie ero preparato per affrontarla con una grande roncola da giardino. Mia madre è ancora da mio fratello... non so come questa storia finirà, ma la mamma ha ricevuto due colpi troppo duri e troppo vicini... Ho paura.

È quasi mezzanotte. Aprendo il diario ho notato una scritta rossa, credo sia fatta col sangue... ecco che dice: 

Tutto sta per finire

Sta venendo a prendermi... ma non mi troverà qui in casa! Voglio scappare via! Dovrà cercarmi!

Ho dato un ultimo saluto a mia madre, un bacio sulla sua fronte. Sta dormendo... Le lascio questo diario. Addio..."


La madre di Julius chiamò la polizia verso le 2 di notte. Gli agenti trovarono il diario del ragazzo e il suo corpo non molto lontano da casa sua. Sotto un ponte giaceva Julius, gravemente ferito alla schiena e in stato di coma. Sembrava reduce da un violento scontro. 

Fu subito portato dai paramedici al pronto soccorso. La madre si recò all'ospedale per stare insieme al figlio.

Durante la notte una delle infermiere disse di aver udito rumori strani provenire dalla sala di Julius. Come entrò nella stanza vide la madre del ragazzo morta dissanguata per terra, con un bisturi nell'orecchio, e il corpo agonizzante di Julius impiccato ad un tubo per la flebo. Sul letto vi era un foglietto, diceva:


"15/03/2013

Cosa è successo? Ho visto il mio corpo alzarsi improvvisamente dal letto dirigersi alla porta. Ma non ero io a muoverlo... a dir la verità vedevo la scena da fuori, in terza persona. 

Quando il mio corpo è tornato in camera aveva un bisturi nella mano... è rimasto fermo per alcuni minuti al centro della stanza. Dopo diverso tempo si è girato di scatto verso me. Si è avvicinato, e nel farlo ha deformato la faccia in una specie di urlo affamato. 

Appena mi ha raggiunto, ho ripreso coscienza... 

Avevo un bisturi in mano. E la mano si dirigeva da sola verso mia madre... Opposi resistenza. Cercai con tutte le mie forze di combattere, ma quando mia madre si svegliò mi distrassi e il coltello schizzò contro la sua testa. Morì all'istante.


Non mi lascerò uccidere da quel mostro, piuttosto preferisco farlo io, adesso.

E' tutto finito, devo solo fare un salto e sarò libero."

L

Ombra, l'entità ridanciana...

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