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Monte ralph rissell

Luogo omicidi: Stati Uniti – Alexandria (Virginia)

Periodo omicidi: 1976 – 1977

Vittime: 5, donne (prostitute)

Era il più piccolo di tre figli (aveva un fratello adottivo e una sorella naturale) ed era nato con l'RH negativo, per cui era stato necessario fargli una trasfusione di sangue completa, ma rimase, e per tutta l'infanzia, un bambino di costituzione più piccola rispetto alla sua età. Quando aveva 7 anni, i genitori divorziarono e la madre ottenne la custodia dei figli. La donna decise di andare a vivere in un altro stato e il piccolo Monte pianse per tutta la durata del viaggio perché voleva restare con il padre, ma la madre aveva un carattere autoritario e non gli permise di vederlo mai più. Un anno prima (a solo 6 anni), i fratelli più grandi lo avevano iniziato all'alcool e alla marijuana. A 9 anni, Rissell manifestò il primo comportamento antisociale, scrivendo parole oscene sui muri della scuola. Nel frattempo, la madre si era risposata e, spesso, aveva l'abitudine di partire con il nuovo marito per lunghi viaggi, disinteressandosi completamente dei figli. Prima di partire, lasciava loro il compito di sorvegliarsi a vicenda e, se al suo ritorno c'era qualcosa in disordine o di rotto, li puniva picchiandoli duramente oppure lasciava l'incombenza al marito. Il patrigno era stato nell'esercito per molto tempo e, in casa, aveva imposto una disciplina militare. Sempre a 9 anni, il piccolo Monte sfogò la rabbia che aveva accumulato sparando a un cugino con un fucile ad aria compressa; per punizione, il patrigno glielo ruppe e lo picchiò con la canna dello stesso. Quando aveva 12 anni, la madre si separò anche dal secondo marito e colpevolizzò Monte, affermando che era stato lui la principale causa del fallimento del suo matrimonio. Poco dopo, il ragazzo commise il primo atto veramente criminale della sua vita: un furto d'appartamento. Al liceo, dimostrò di essere un ragazzo dotato di intelligenza media, ma venne espulso a causa del suo eccessivo assenteismo e della mancanza di progressi nello studio. La mattina andava a scuola, mentre il pomeriggio faceva qualche lavoretto saltuario. Riusciva bene nelle attività sportive e, soprattutto, gli piaceva giocare a baseball. Spesso usciva, andava a molte feste e frequentava un nutrito gruppo di amici di entrambi i sessi. Riusciva abbastanza simpatico e, nei gruppi, tendeva a essere un leader piuttosto che un seguace. Dopo un'interruzione, riuscì a tornare al liceo e a diplomarsi; intanto si era fidanzato con una ragazza di un anno più grande di lui che però, una volta andata all'università, gli scrisse una lettera dicendogli che preferiva frequentare altri ragazzi. Rissell si sentiva tradito e iniziò a covare una rabbia sempre più forte nei confronti della ragazza: a volte si recava al college dove lei studiava e la spiava quando usciva con qualche ragazzo, senza però fare nulla, poi tornava in macchina, cominciava a bere birre e a fumare, restando immobile per delle ore. La carriera criminale di Monte Rissell iniziò precocemente, a 12 anni, con un furto con scasso. A 13 anni, venne arrestato per guida senza patente. L'anno seguente fu arrestato per stupro, rapina d'appartamento e furto d'auto. Venne mandato in un riformatorio dove fu sottoposto a un trattamento psicoterapeutico, ma, tre settimane dopo essere stato liberato, fu arrestato nuovamente per tentato stupro. Di nuovo, ricevette un altro trattamento psicoterapeutico accompagnato da osservazione psichiatrica: la diagnosi composita fu “reazione di aggiustamento adolescenziale”, accompagnata da un disordine caratteriale senza psicosi e da un disturbo di personalità multipla. Durante l'adolescenza, Rissell era un ragazzo obeso. Prima di commettere la serie di omicidi, si rese responsabile di una serie di stupri, il primo dei quali commesso a 14 anni quando s'introdusse nell'appartamento di una vicina di casa. Stuprava le donne minacciandole con un coltello e, avendo paura di essere identificato, indossava una maschera. Le vittime degli omicidi sono tutte prostitute e l'atto di uccidere lo aiuta a scaricare la rabbia che prova nei confronti di tutte le donne. Rissell minacciava le vittime con un coltello, le rapiva, le stuprava e le uccideva, dopo averle legate con una corda o con delle manette. Rubava i soldi e i gioielli e li conservava come feticci. Monte Ralph Rissell viene condannato all'ergastolo per tutti e cinque gli omicidi.


Tratto da: "I serial Killer" di Vincenzo Maria Mastronardi e Ruben De Luca

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