C'era una volta un' allenatrice che ebbe la fortuna di trovare un Ralts cromatico, probabilmente uno dei pokémon più ricercati.
Decise di chiamare la sua nuova amica Luna, a causa dei suoi capelli blu.
L' allenatrice aveva un fratello che, costantemente, le chiedeva delle cose come Pokéball che lei non poteva permettersi.
Se lei non aveva soldi li chiedeva a lui anche se era fastidioso litigare sulla gestione del denaro e a volte perdevano molte ore a discutere.
I mesi passarono per Luna e l' allenatrice era riuscita a farla evolvere in un Gardevoir e con il tempo ella divenne la campionessa suprema delle battaglie pokémon.
Passò un sacco di tempo, e lei riuscì realizzare quello che voleva e a sognare ciò che le interessava, come comprare una bella casa , alcune collezioni e varie altre cose come abiti.
Un giorno rimasero senza soldi soprattutto a causa delle spese del fratello.
Preoccupati e arrabbiati i due ebbero la più accesa discussione della loro esistenza.
Poco dopo si accorsero che Luna li stava ascoltando.
Infatti Luna li aveva sentiti.
Nessuno poteva permettersi di far piangere la sua allenatrice.
Non importava quale fosse il motivo, Luna uscì dalla sua pokéball, cosa che nessun pokémon sarebbe in grado di fare.
Lei guardava cosa stava succedendo con occhi infuriati.
Con grande orrore dell' allenatrice, il fratello implose in un buco nero creato da Luna.
Era incredula davanti a ciò che Luna aveva fatto.
L' allenatrice gridò mentre il pokémon non si rendeva conto del suo dolore.
Portò il Gardevoir in un centro pokémon per un po'.
I giorni passavano mentre Luna era in cura psichiatrica.
Alla fine le venne detto che non poteva più badare alla sua Gardevoir perché era insana di mente e portata alla violenza.
Luna odiò questo fatto.
A differenza di Bobbo lo Snorlax , o Parasect, Luna fece qualcosa di intelligente.
Oggi è ancora nascosta in città.
Molte persone scomparvero.
Alcuni affermavano che le persone se ne andavano dalla città volontariamente, altri dicevano di aver visto un Gardevoir cromatico, dagli occhi dilatati e dalla bocca sempre sorridente, trascinare in dei buchi neri le persone scomparse.
