Creepypasta Italia Wiki
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Annora Petrova era una bambina con molto talento, aveva un dono. Ma la sua storia ci può insegnare che un dono se non è usato bene si può trasformare in una maledizione, se diventa un'ossessione. Ci insegna anche di non giocare con quelle cose che semplicemente non comprendiamo. Non è difficile dedurre che Annora era una bambina russa, e a lei piaceva molto il pattinaggio sul ghiaccio. Aveva iniziato a prendere lezioni a tenera età, e man mano che passavano gli anni diventa sempre più brava, perfezionandosi anno dopo anno.

E così arrivò quel fatidico giorno in cui aveva una competizione.

Annora era terrorizzata, non ci sono parole per descrivere con esattezza l'angoscia che aveva nel petto. Aveva molta paura, paura di cadere, paura di fare una figuraccia davanti agli spettatori, ai giudici, ma soprattutto davanti a tutti i suoi familiari che sarebbero stati tutti rigorosamente presenti all'evento. Lei, per tranquillizzarsi e non pensarci, cerco di passare il suo tempo davanti al PC. La notte prima della competizione, quando i minuti sembravano ore, alla bambina le venne un'idea. Un'idea che può venire a chiunque indipendentemente da chi siamo. Digito il suo nome in Google, e scrisse "ANNORA PETROVA". Guardò tra i risultati e non vide molto, c'era il suo profilo di Facebook e altri omonimi. Ma fu allora che ebbe una sorpresa. Vide con stupore che aveva un articolo in Wikipedia. Pensò che appartenesse a un'altra persona con il suo stesso nome, ma non era così... Quando entro nell'articolo si accorse che era proprio lei. La foto era la sua. E in effetti lei era uscita qualche volta sui giornali come una piccola promessa del pattinaggio russo. Ma non sapeva che lei aveva una pagina dedicata in Wikipedia Nell'articolo si menzionava il luogo e la sua data di nascita, la scuola di pattinaggio che frequentava. Scorrendo però nell'articolo una grande sorpresa...sorpresa che inizio come un grande spavento. Il cuore inizio a palpitarle così forte che se le sentiva in gola, perché risulta che la pagina dava i risultati della gara del giorno dopo. E non solo, indicava anche che lei sarebbe stata la vincitrice.

Quando penso a quello che stava leggendo, ad Annora venne in mente la spiegazione più logica: uno scherzo, magari di suo padre, o forse di una persona della sua scuola che si era azzardata a fare una cosa simile.

La prima cosa che fece la bambina il mattino dopo fu chiedere al padre - "Ma sei stato tu a scrivere l'articolo?"

Domanda alla quale il padre rispose - "Certo che no, non so nemmeno come si fa a scrivere una articolo su Wikipedia" E lui non mentiva, era un uomo serio e sincero. La mattina proseguì, ma Annora non era più preoccupata per la competizione; l'unica cosa che ora la preoccupava era quella domanda che le frullava in testa: "Chi ha scritto quell'articolo?" Questo pensiero tolse anche la gioia quando Annora vinse la gara, tutto questo perché l'articolo l'aveva predetto. Tornando a casa in macchina tutta la famiglia faceva i festeggiamenti per la vittoria di Annora, ma lei era lì nel sedile posteriore, cupa e pensierosa. Finita la festa la bambina accese il computer e tornò a cercare l'articolo in Wikipedia che parlava di lei. Scoprì che l'articolo si aggiornava costantemente. L'articolo diceva tra le altre cose in quali altre competizioni lei aveva e avrebbe partecipato. L'articolo non si sbagliava di una virgola, citando tutte le competizioni a cui aveva preso parte e i risultati che aveva ottenuto.


Nei giorni seguenti lei non parlò con nessuno del suo articolo, era una bambina sì, ma capiva perfettamente che stava succedendo qualcosa di veramente strano ed inquietante. -Chi lo scriveva? Si scriveva da solo? Erano queste le domande che tartassavano la testa di Annora.



Come succede spesso nell'ambito del pattinaggio Annora Petrova crebbe, divento un'adolescente bellissima, aveva una bellissima chioma bionda. Nacque anche la sua prima rivalità, con un'altra pattinatrice della stessa età incredibilmente brava. Annora ebbe così tanto successo che poté permettersi di assumere un allenatore privato, ma non uno qualsiasi, uno dei più bravi nella disciplina, era un uomo sulla cinquantina chiamato Sergei, molto severo e che esigeva sempre il massimo da Annora, cosa che ovviamente le costò moltissimo economicamente parlando. Anche la sua rivale aveva un allenatore privato, e sembrava anche che fosse ancora più brava di Annora. Annora era così angosciata di perdere la sua prossima gara contro la sua rivale. E fece quello che faceva sempre, aprì il suo articolo per vedere cosa sarebbe successo, ma la pagina non diceva niente sulla sua prossima competizione, né sulla sua rivale. Annora era sempre più nervosa e spaventata al pensiero di perdere. Finché una notte facendo il solito "aggiorna" sul suo articolo, apprese che avrebbe perso la gara. Sulla gara l'articolo era molto conciso, diceva il punteggio di Annora e che avrebbe preso il secondo posto, ma diceva anche che sarebbe stata tra le favorite per entrare nella squadra olimpica e che quindi sarebbe andata nelle prossime olimpiadi rappresentando il suo Paese: la Russia.


Ma questo ad Annora non piacque per niente. La rivalità che esisteva con lei e l'altra pattinatrice era troppo grande, e fu così che le venne un'idea. Creò lei stessa un suo articolo in Wikipedia cercando di cambiare il destino. Indicando quindi che lei avrebbe vinto quella gara. Annora avrebbe dedicato tutta la sua vita a pentirsene di questo atto. Perché fece arrabbiare un qualcosa di molto potente e spietato.

Il mondo intero le crollo addosso. La ragazza non poté scrivere il suo articolo, perché quando fece "salva" le uscì un messaggio che recitava "Annora Petrova è una piccola bambina viziata".  Ad Annora venne la pelle d'oca - chi era? chi scriveva? - pensò. Sicuramente non una persona da un computer, semplicemente succedeva e questo le bastava. Ma c'era qualcosa, qualcosa di molto malvagio e inquietante dietro quel messaggio che le tolse il sonno nelle notti seguenti. Nel giorno della gara si realizzarono i suoi peggiori incubi, non solo cadde molte volte ma si fece anche male, oltre a finire nel ridicolo davanti a un migliaio di persone, con tanto di risate generali ad ogni caduta. I giudici non solo la guardarono con freddezza ma l'accusarono di sabotare i pattini della sua rivale. E le cattive notizie continuarono a susseguirsi una dietro l'altra.


La ragazza piangendo tornò a vedere l'articolo in Wikipedia perché sapeva molto bene che le sue disgrazie iniziarono da lì. Perché? Perché l'ho fatto? si chiedeva, mentre pensava all'articolo che lei stessa aveva cercato di creare qualche giorno fa. In un attacco di disperazione chiese tra le lacrime perdono allo schermo del PC con davanti la pagina dedicata a lei. Ma quel qualcosa che scriveva il suo articolo non aveva pietà, continuava pure ad insultarla. Come uno psicopatico invisibile, che man mano che passava il tempo diventava sempre più spietato.


La sfortuna che la perseguitava continuò incessante nella sua vita, e anche se ogni volta che andava a leggere il suo articolo finiva piangendo, non poteva farne a meno, andare a controllare era più forte di lei, era ormai un'ossessione. Cercò di parlare con gli operatori che gestivano il sito, ma non ebbe risposta, o meglio, non ebbe una spiegazione logica al suo misterioso articolo. Addirittura fece delle denunce contro chi si nascondeva dietro al mistero che le stava rovinando la vita ma non ebbe risultati, le autorità non riuscivano a risalire all'autore delle sue disgrazie. Nessuno poteva aiutarla, anche perché le cose che c'erano scritte in quel articolo erano così terribili e disgustose che lei non si azzardava a farlo leggere a nessuno.



Tutto questo finsce molti anni dopo. Con la sua vita distrutta, lei rimase sola, lasciò il pattinaggio artistico e non si azzardo mai più a prendere quei pattini che teneva in una scatola nel suo scantinato il più lontano possibile. Si è decisa a scrivere una lettera alla sua rivale, dicendole che lei non aveva mai sabotato i suoi pattini, che tutto era stato una gran malinteso che non aveva potuto mai spiegare, e le racconta tutta la verità, tutto quello che le era successo, come un avvertimento per la sua rivale e le sue figlie. Annora finisce la sua email dicendo: "Mi rimane poco ormai, continuo a vedere il mio articolo in Wikipedia, continuo a vedere gli aggiornamenti che ci sono, e ogni volta continua a peggiorare. La foto dell'articolo è cambiata, l'articolo adesso sta profetizzando la mia data di morte." Annora scompare in circostanze misteriose, la polizia non riuscirà mai a ritrovarla.

Questa è la storia di Annora Petrova.

Annora

Narrazioni[]

L'orrore_di_Annora_Petrova_-_Creepypasta_ITA

L'orrore di Annora Petrova - Creepypasta ITA

Narrazione di SleepWell

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