Creepypasta Italia Wiki
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Era molto tardi, penso fossero le 2:00 o le 3:00 del mattino, ed era arrivato il momento di andare a dormire.

Dopo essermi sdraiato sul letto e aver trovato una posizione abbastanza comoda, chiusi gli occhi e mi lasciai andare. Pochi minuti dopo sentii un rumore strano, sembrava una creatura che faceva fatica a respirare, era un respiro affannoso, roco e francamente mi inquietava.

Sembrava venire dall'altra stanza e, dopo aver preso coraggio, mi alzai dal mio comodo letto per andare a controllare; giunto alla porta la spalancai piano piano e sbirciai fuori. Era tutto molto buio, non riuscivo a vedere nulla. Pigiai l'interruttore accanto alla porta, ma la lampadina sembrava essere fulminata.

Riprovai finché delle scintille uscirono dal pulsante e la lampadina si accese per poi spegnersi l'istante successivo.

Bastò quel breve attimo di luce per vederlo... quella creatura che mi fece gelare il sangue solo scorgendola, sembrava l'unione di tutti i miei incubi che erano divenuti realtà.

Rimasi impietrito, ma la curiosità era troppa, dovevo guardare quel mostro un'altra volta, dovevo accertarmi che fosse veramente lì, avevo un desiderio irrefrenabile di guardare i suoi orribili occhi rosso rubino.

La luce si riaccese...

Non era la solita luce del mio corridoio, era una luce al neon, ma è bastata per scorgere di nuovo quel mostro che, intanto, senza distogliere lo sguardo dal mio, si avvicinava velocemente, fino a quando non arrivò a pochi centimetri da me.

Quando fu sul punto di parlare, ho sentito la puzza di marcio del suo alito, ma in quel momento non mi importava, volevo sapere chi fosse e cosa volesse.

Allora iniziò a parlarmi «Ciao Gregory... Ti prego di seguirmi». E iniziò a farmi strada.

Dopo qualche minuto giunsi davanti a una porta di legno, lui la spalancò e allora potei vedere...

«Ma non è possibile! Non può essere... L'inferno?!».

Rimasi paralizzato davanti a quello spettacolo così raccapricciante ma allo stesso tempo così affascinante.

Era tutto buio, fatta eccezione per le zone illuminate dal fuoco, e nel fuoco... Anime... Tante, troppe anime che bruciavano, si contorcevano, grugnivano, soffrivano sì, ma sembravano provare qualcosa di più, sembravano provare estasi per il loro stesso dolore, per la loro dannazione; a ogni tortura, a ogni fustigazione inflitta da quelle creature mostruose che la gente chiama "demoni", come la mia guida tra l'altro, si innalzavano urla di dolore ma allo stesso tempo erano urla di piacere, con il masochismo che segnava i volti sia dei demoni sia delle povere anime.

Inorridivo alla vista di quello spettacolo così sadico, c'era odore di zolfo, corpi bruciati e... Morte.

Sconcertato, ho chiuso gli occhi ripetendomi nella mia mente «È solo un sogno... Troppe creepypasta prima di dormire...» a quel punto il mostro parlò «Non è un sogno, mio caro Gregory, tutto ciò che stai vedendo e provando non è frutto della suggestione... È tutto reale».

Non ci potevo credere! Mi ha letto nel pensiero! Con un filo di voce chiesi: «Ma perché mi stai facendo assistere a tutto questo? Cosa c'entro io?».

Il demone fece un ghigno e, abbozzando un sorriso, rispose: «Beh questo dovresti saperlo tu, conosci tu i tuoi peccati... Voi esseri umani... Miseri porci disgustosi. Avresti potuto salvarti sai? Avresti potuto lasciar perdere e tornartene a letto ma tu... Come tutti gli umani, del resto, sei stato così stupido da voler andare fino in fondo e ora per la troppa curiosità rischi questo... Beh... Buona permanenza mio caro Greg!» e mi spinse giù insieme agli altri dannati.

Atterrai sul fuoco, mi sentivo bruciare... Stavo bruciando, il dolore era insopportabile, vedevo la mia pelle che si staccava dalle ossa, gli occhi che piano piano si scioglievano... Il mio corpo moriva e poi sarebbe toccato alla mia anima... Stavo morendo.

Mi svegliai, ero sudatissimo. Ero nel mio letto, stranito, e avevo una grande agitazione addosso, non mi ricordavo cosa avevo sognato, doveva essere stato scioccante però.

Ho sentito un rumore provenire dal mio corridoio di là, sembra un sospiro... Forse... È meglio che vada a controllare.

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