Il sole calò giù, quasi intimidito dagli sguardi indiscreti dei bambini, si nascose dietro le montagne, mentre il cielo divenne rosso, di un rosso vivo.
La sera giunse, profonda e turbante, misteriosa e gelida.
Stavano arrivando e con loro il freddo e l'oscurità. I bambini spaventati raccolsero i giocattoli, ma fu troppo tardi. I pargoli paralizzati alla loro vista.
Furono lì, dinanzi a loro, ridendo e sogghignando malvagiamente. Fra loro, il più alto, si avvicinò e a braccia tese li invitò a fare lo stesso, ipnotizzati da quel canto così dolce quanto malevolo.
I bambini del quartiere, così dolci e soavi, furono rapiti da quell'abominio, da quei mostri oggetti di
leggende. Costantemente accompagnati dal buio solenne della notte, risero contenti per la buona
caccia.
Sette bambini divorati dall'oscurità incandescente degli ignoti. I cavalieri della morte sparsero il panico in paese. Settimane... poi mesi... poi anni, passarono senza che i genitori lasciassero i figli da soli, anni vissuti nell'incubo, nel timore che potesse capitare ancora. La furia assassina di quelle bestie era inarrestabile. Anni ancora passarono. La paura si dissipò, Annabella, unica testimone della strage ora è cresciuta, 20 anni sono passati.
Ann sta bene, leggermente psicopatica, ma ha superato lo shock. Adesso ha 26 anni, e crede che
quello a cui assistette fu solo un sogno.
Di notte si sveglia dopo l'ennesimo incubo, va alla finestra per ammirare il chiarore lunare.
Ma... scruta un'ombra che si avvicina dal bosco. E' alta e antropomorfa... improvvisamente ricorda.
Si allontana e grida a pieni polmoni, ma nessuno la sente. Ann è paralizzata, quella cosa, quelle
cose, sono in camera sua ora. Lei si accascia sul pavimento, traumatizzata, piange ma nessuno
l'aiuta.
Loro le sorridono e canticchiano le stesse note dell'ultima volta. Loro sono tornati per finire
il lavoro, perché lei li ha visti. Si avvicinano avvolti dalla stessa oscurità solenne di sempre, con il
solito sorriso funesto e psicopatico, il sorriso di un sadico e le loro risate, avvolte dal male più oscuro
mai visto; loro, alti e bassi, neri e colorati, felici e tristi, sporchi del sangue di innumerevoli vittime.
Dei mostri, ecco cosa sono, si nutrono dei più giovani e deboli, massacrano senza pietà, ti paralizzano
con la loro oscurità, invisibili, ti rapiscono e ti uccidono, ti torturano nei peggiori modi.
Sono assassini!
Ann è spacciata, ormai morta gemente e lancinante. Loro sono i colpevoli. L'ultima vittima.
NO! Tu hai visto e sentito tutto, sei testimone ed anche complice. Loro arriveranno anche da te, sei spacciato, non hai scampo, ti sei condannato. Loro sanno chi sei, sanno tutto.
LORO SONO GIÁ LÍ...
ADESSO NON VOLTARTI...
CONTINUA A FISSARE LO SCHERMO...
E SOPPORTA IL DOLORE...
... E NON PREOCCUPARTI, CHE PRESTO QUALCUNO CI SEGUIRÀ.