Perché?
Perché mi stai facendo questo? Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò? Sapevo che, prima o poi, uno dei tuoi deliri avrebbe preso il sopravvento su di te. Sono dovuto scappare di casa per colpa tua, e non ho intenzione di ritornarci, perché so cosa potresti farmi.
Ora sono qui. Ma qui dove? Non lo so nemmeno io. So solo che non mi piace, e che me ne andrei se potessi. È tutto sporco, ci sono mosche e ragni dappertutto e il pavimento è ricoperto di sangue, organi ed escrementi. È una specie di labirinto, l'aria è quasi irrespirabile, fa freddo e... ci sono loro. "Loro". Li chiamo così perchè non so come definirli, sembrano l'incarnazione delle mie peggiori paure. Non possono essere descritti a parole, è come se provenissero dalle più profonde viscere dell'Inferno. Del sangue cola da questi esseri, alcuni sono privi di occhi e altre parti del corpo, ma non sembrano preoccuparsene. L'unica cosa che importa a loro sono io. Ce ne sono a centinaia, tutti diversi tra loro, uno più terribile dell'altro. Ho paura, ma devo affrontarli se voglio uscire vivo da qui. Mi faccio strada tra le loro membra sparse sul terreno, cercando di trattenere il respiro per non sentire il loro fetore. Ci sono moltissimi oggetti qua, li prendo tutti, anche se alcuni di essi sono disgustosi, potrebbero tornare utili. Mi deturpano il volto, deformandomi ogni singolo centimetro di pelle. Però mi sento più tranquillo con loro, più forte. Ma servirà a qualcosa? Quante possibilità ho di uscire da questo posto dimenticato da Dio? Quel dio che tu amavi più di qualsiasi altra cosa, me compreso.
Più mi addentro in questo luogo, più sento la tua presenza. Ti sento chiamare il mio nome, sento la tua risata malata. Quindi è così che deve finire? Siamo destinati ad incontrarci un'ultima volta. E solo uno di noi uscirà vivo. Ma ho solo un'altra domanda...
Perché, Mamma?
