Cinema, che passione.
Dai film impegnati ai sudici film low-budget, passando per tutto ciò che c'è in mezzo.
È una cittadina squallida, per lo più disabitata, luogo di sosta per molti viaggiatori che si trovano di passaggio.
Durante il suo breve soggiorno, decide di passare la serata nell'unico cinema del luogo.
La pioggia fuori batte incessantemente, indossa il cappotto di pelle ed esce dal motel.
La prima impressione è quella di una sala di infimo livello, popolata da pseudo-cultori di B-movie, emarginati e scarti della società.
Prende posto, anche se l'atmosfera non è delle più incoraggianti. La sala è riempita quasi per metà, ma non si sente alcun rumore di passi, e tutti i presenti sono caratterizzati da un'inquietante omogeneità nei movimenti.
Inizia il film.
Genere splatter, montaggio scarno e qualità delle riprese scadente.
Inizia a guardarsi attorno, perdendo man mano interesse per la proiezione. Con la coda dell'occhio, si accorge di come il suo vicino, curiosamente, somigli molto al protagonista.
Un urlo lo riporta al film. Sullo schermo, una mano mozzata per niente realistica cade sul pavimento.
Decide di andar via: le sue aspettative erano già basse in partenza, e con l'avanzare del film erano state ampiamente confermate.
Si alza, ma un particolare lo blocca. Nello stesso istante, sente qualcosa di denso sotto i piedi.
Sulla moquette, una mano ancora grondante sangue. Accanto a lui, il braccio monco del suo vicino.
Quest'ultimo si gira, due caverne al posto degli occhi e un ghigno malvagio sul suo viso scheletrico.
In molti si fermano in questa cittadina. Nonostante non si possa proprio definire una meta turistica, è ottima per prendersi una pausa durante il viaggio.
Il cinema è uno dei pochi passatempi lì, così la coppia decide di passare la serata lì.
Inizia la proiezione. La prima cosa che nota lei sono i costumi.
Il protagonista indossa un cappotto di pelle.
